A raccontare “Il territorio nel presente” saranno due architetti, un sociologo, un giudice e una professoressa delle religioni  in dialogo con Raffaele Scolari e il pubblico. Segue cena di stagione all’Osteria. “l’Utopia di Corippo” Mercoledì 11 settembre alle ore 17:30 con l’architetto Edy Quaglia, progettista e ideatore dell’Albergo Diffuso, apre il secondo ciclo degli “Incontri di Corippo”.

Questi incontri di animazione culturale proposti dalla Fondazione Corippo 1975, non sono concepiti come una classica conferenza al cui termine i partecipanti possono eventualmente porre alcune domande alla relatrice o al relatore, bensì come momento di riflessione, di scambio e di discussione, secondo la formula: 45 minuti di presentazione della tematica e 45 minuti di discussione. Al termine di questi incontri, chi lo vorrà potrà cenare a un prezzo convenzionato nell’Osteria dell’Albergo diffuso di Corippo. La partecipazione agli incontri è gratuita ma è gradita l’iscrizione scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch e indicando se si intende fermarsi a cena ( menu indicato più sotto)

 

“l’Utopia di Corippo” si terrà mercoledì 11 settembre 2024 dalle ore 17.30 alle 19:00 nella ex-sala comunale di Corippo. Sarà con l’architetto Edy Quaglia, progettista e ideatore dell’Albergo Diffuso il primo incontro del secondo ciclo.  Dialogando con il filosofo Raffaele Scolari e il pubblico, spiegherà quali sono state le motivazioni e quali gli obiettivi del progetto. Il tema non riguarda però solo la località verzaschese; infatti la questione di che uso fare del patrimonio architettonico della tramontata civiltà rurale si pone un po’ ovunque nelle regioni alpine e subalpine. Parecchie sono le domande che sorgono: Come intervenire? Solo il riuso a scopi turistici è pensabile e fattibile? Che cosa cerca chi si reca a Corippo? Dietro il fascino che la vista del villaggio esercita su di noi si cela forse una nostalgia per un senso della comunità e di comunione con la natura che oggi percepiamo come ormai perduto? Oppure, quanto “desiderio di utopia” conforma il nostro “sguardo su” ed i nostri movimenti in questi luoghi?

 

Corippo: Cantiere del primo albergo diffuso in Ticino. Nella foto, gli architetti
Franco Patà, direzione lavori con Edy Quaglia, progettista e ideatore.

 

© Ti-Press / Samuel Golay

 

 

 

Sempre nell’ambito degli “INCONTRI DI CORIPPO”, il prossimo 9 ottobre ci sarà poi l’occasione di condividere  con l’arch. Enea Pazzinetti e con il sociologo e docente Samuele Cavalli:“Poterla ancora chiamare campagna” – Uno studio partecipativo nelle Terre di Pedemonte”.  Mentre il mese seguente, mercoledì 6 novembre, lo storico del diritto e giudice del Tribunale penale federale dott. Roy Garré, ci introdurrà al tema “Il diritto fra territorialità e universalità”. Sarà poi  la prof.ssa Daria Pezzoli-Olgiati, ordinario di scienze e storia delle religioni presso l’Università di Monaco di Baviera (LMU) a chiudere il secondo ciclo, eccezionalmente di venerdì, il 29 novembre  con “Leggere la religione sul territorio – Interpretazioni di luoghi alpini in chiave culturale”

 

Menù di stagione CHF 48.-/persona:

Gazpacho di pomodori BIO con Bruschetta al basilico e burrata

Risotto al timo selvatico con funghi Pleurotus saltati e scagli di Sbrinz stagionato 48 mesi

Panna cotta alla verbena del nostro orto con pesche arrostite al miele di castagno

Come detto sopra, è gratuita l’iscrizione scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch e indicando anche se si intende fermarsi a cena

A presto!

 

Corippo –  Cantiere Albergo diffuso:
L’Architetto Edy Quaglia con il direttore lavori Architetto Franco Patà e il capocantiere

Corippo,  14.10.2021
Copyright: Regiosuisse
/ Priska Ketterer
/ Fondazione Corippo

 

 

Attività culturali a Corippo

La rivitalizzazione del villaggio di Corippo, avviata nel 1975 con la costituzione dell’omonima fondazione, è già di per sé stessa un’operazione culturale. Questo segnatamente perché, confrontanti con i manufatti fortunatamente rimasti intatti di una civiltà rurale da tempo tramontata, si pone la domanda su quali usi siano pensabili e auspicabili oggi e in avvenire. L’uso a scopi turistici, a determinate condizioni, è senz’altro un’opzione, ma non può e non deve essere l’unica. I vari interventi di salvaguardia del patrimonio costruito e di ripristino del paesaggio rurale, assieme all’apertura dell’Albergo diffuso, costituiscono un’importante e preziosa base per dare nuova vita a un luogo che suscita ammirazione e meraviglia in ogni visitatore della Val Verzasca.

Far conoscere ciò che Corippo fu in passato è senz’altro di fondamentale importanza, soprattutto in tempi tendenzialmente smemorati come i nostri, ma ovviamente non è sufficiente per rivitalizzarlo. Occorre evitare che il villaggio funga da mera coreografia per una cena in compagnia o una vacanza di qualche giorno, bensì fare in modo che sia anche un luogo di conoscenza, di approfondimento, di confronto e di riflessione. Infatti, la forza di Corippo e di siti simili è data precisamente dal fatto che essi ci rendono pensosi, che ci fanno pensare, da un lato, a un passato di cui ammiriamo ciò che rimane, e che peraltro era segnato anche da molta sofferenza e ingiustizia, dall’altro al nostro presente, agli agi di cui beneficiamo, ma pure alle contraddizioni e alle minacce che lo contraddistinguono.

Sulla scorta di queste premesse, la Fondazione Corippo 1975 intende proporre un programma diversificato di attività culturali e di svago intelligente. Gli Incontri di Corippo ne sono parte integrante.

 

Raffaele Scolari, filosofo,
membro della Fondazione Corippo 1975,
cura le attività culturali proposte.
Sarà relatore del primo appuntamento
degli Incontri di Corippo il 10 aprile
introducendo alla “Filosofia del territorio”