In dialogo con Raffaele Scolari e il pubblico  approfondiremo la relazione tra antico diritto delle genti, il diritto internazionale e l’odierna nozione dei diritti umani. Segue cena conviviale in Osteria.

© Foto Pino Brioschi

Mercoledì 6 novembre nella ex-sala comunale, con “Il diritto fra territorialità e universalità”, gli Incontri di Corippo propongono uno sguardo di grande attualità per capire il territorio nel presente con la conferenza del dottor Roy Garré, storico del diritto e giudice del Tribunale penale federale. Il relatore ci mostrerà la relazione tra antico diritto delle genti, il diritto internazionale e l’odierna nozione dei diritti umani. Segue una cena di stagione all’Osteria dell’Albergo diffuso. È consigliata l’iscrizione scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch

 

 

Questi incontri di animazione culturale proposti dalla Fondazione Corippo 1975  sono concepiti come momento di riflessione, di scambio e di discussione, secondo la formula: 45 minuti di presentazione della tematica e 45 minuti di discussione. Al termine di questi incontri, chi lo vorrà potrà cenare a un prezzo convenzionato nell’Osteria dell’Albergo diffuso di Corippo. La partecipazione agli incontri è gratuita ma è gradita l’iscrizione scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch e indicando se si intende fermarsi a cena (menu indicato più sotto)

L’incontro con Roy Garré si terrà mercoledì 6 novembre alle ore 17.30 alle 19:00 nella ex-sala comunale di Corippo. Segue una cena di stagione all’Osteria dell’Albergo diffuso di Corippo.

Quando si pensa al diritto lo si ricollega in genere a un determinato Stato e quindi a un territorio. In effetti secondo la dottrina del diritto internazionale gli attributi imprescindibili di uno Stato sono tre: un popolo, un territorio, un governo. E il (buon) governo di un popolo su un determinato territorio si esercita sulla base di leggi. Curiosamente, però, quello che per molti versi possiamo considerare il prototipo del diritto in Occidente, il diritto romano, in origine non era un diritto legato a un territorio, ma a una categoria di persone: i cittadini maschi di etnia romana. Era dunque un diritto personale, non territoriale. Fu soltanto con l’espansione romana in Italia e l’intensificarsi dei commerci internazionali che si creò una nuova categoria di diritto applicabile a tutti coloro che erano sottoposti alla giurisdizione di Roma: lo ius gentium. Lo ius gentium, tuttavia, non era soltanto il diritto che si applicava ai rapporti fra romani e stranieri, ma ambiva ad essere, nel pensiero dei giuristi romani, un diritto con pretesa universale: insomma era il diritto vigente presso tutti i popoli, il diritto, appunto, «delle genti». Ma in quale rapporto sta questa nozione con quella dell’odierno diritto internazionale, sia esso pubblico o privato? In termini di contenuti il rapporto è debole: l’odierno diritto internazionale ha ancora ben poco a che vedere con lo ius gentium dell’Impero romano. Più significativo è il rapporto in termini di pensiero giuridico. C’è in effetti una continuità di pensiero di cui dobbiamo essere consapevoli per non esserne dominati: una continuità di pensiero che si declina nella dicotomia fra territorialità e universalità del diritto, e che, nella nozione di diritti umani come si è sviluppata in particolare dopo la Seconda Guerra mondiale, trova la sua chiave di volta. Il relatore, ospite del filosofoRaffaele Scolari, sarà il dottor Roy Garré, storico del diritto e giudice del Tribunale penale federale.

 

Sempre nell’ambito degli “INCONTRI DI CORIPPO”
il 29 novembre  con “Leggere la religione sul territorio – Interpretazioni di luoghi alpini in chiave culturale” chiude il secondo ciclo degli “Incontri di Corippo”  la professoressa Daria Pezzoli-Olgiati, ordinaria di scienze e storia delle religioni presso l’Università di Monaco di Baviera (LMU), con il tema “Leggere la religione sul territorio” in cui si parlerà delle interpretazioni di luoghi alpini in chiave culturale.

 

 

Menù di stagione CHF 48.-/persona

> Ballotine di cervo dei nostri dintorni servito con una senape di fichi

> I classici Tortelli di zucca fatti in casa con un emulsione al beurre noisette e salvia fritta

> Zabaglione al Sambi con gelato fior di latte

Come detto sopra, è gratuita l’iscrizione scrivendo a contact@fondazionecorippo.ch e indicando anche se si intende fermarsi a cena

A presto!

 

 

Attività culturali a Corippo

La rivitalizzazione del villaggio di Corippo, avviata nel 1975 con la costituzione dell’omonima fondazione, è già di per sé stessa un’operazione culturale. Questo segnatamente perché, confrontanti con i manufatti fortunatamente rimasti intatti di una civiltà rurale da tempo tramontata, si pone la domanda su quali usi siano pensabili e auspicabili oggi e in avvenire. L’uso a scopi turistici, a determinate condizioni, è senz’altro un’opzione, ma non può e non deve essere l’unica. I vari interventi di salvaguardia del patrimonio costruito e di ripristino del paesaggio rurale, assieme all’apertura dell’Albergo diffuso, costituiscono un’importante e preziosa base per dare nuova vita a un luogo che suscita ammirazione e meraviglia in ogni visitatore della Val Verzasca.

Far conoscere ciò che Corippo fu in passato è senz’altro di fondamentale importanza, soprattutto in tempi tendenzialmente smemorati come i nostri, ma ovviamente non è sufficiente per rivitalizzarlo. Occorre evitare che il villaggio funga da mera coreografia per una cena in compagnia o una vacanza di qualche giorno, bensì fare in modo che sia anche un luogo di conoscenza, di approfondimento, di confronto e di riflessione. Infatti, la forza di Corippo e di siti simili è data precisamente dal fatto che essi ci rendono pensosi, che ci fanno pensare, da un lato, a un passato di cui ammiriamo ciò che rimane, e che peraltro era segnato anche da molta sofferenza e ingiustizia, dall’altro al nostro presente, agli agi di cui beneficiamo, ma pure alle contraddizioni e alle minacce che lo contraddistinguono.

Sulla scorta di queste premesse, la Fondazione Corippo 1975 intende proporre un programma diversificato di attività culturali e di svago intelligente. Gli Incontri di Corippo ne sono parte integrante.

 

Raffaele Scolari, filosofo,
membro della Fondazione Corippo 1975,
cura le attività culturali proposte.
Sarà relatore del primo appuntamento
degli Incontri di Corippo il 10 aprile
introducendo alla “Filosofia del territorio”